Acne negli adulti: l’impatto di latte e cioccolato
- minalimentazione
- 22 mar 2022
- Tempo di lettura: 1 min
L’acne è la più comune patologia infiammatoria cronica della cute in tutto il mondo e colpisce prevalentemente i ragazzi quindici – diciassettenni. Però, soprattutto nel sesso femminile, si presenta frequentemente anche in età adulta, nei soggetti con più di 25 anni.

L’acne colpisce maggiormente chi consuma più latte, bevande zuccherate, cioccolato al latte, snacks e prodotti ad alto contenuto di grassi e zuccheri e meno carne, pesce, frutta, verdura e cioccolato fondente.
Perché?
Una possibile spiegazione ha a che fare con un ormone che si chiama IGF – 1 o somatomedina, ossia una sostanza simile all’insulina prodotta principalmente dal fegato. Una dieta ad alto contenuto di zuccheri causa un aumento del rilascio dell’insulina e della somatomedina, la quale stimola la crescita delle cellule (anche a livello dei follicoli piliferi, coinvolti – insieme alle ghiandole adibite alla produzione del sebo – nello sviluppo dell’acne) e aumenta i livelli di infiammazione, facilitando l’insorgenza della malattia. Inoltre, l’aumento della somatomedina fa sì che vengano prodotti più ormoni androgeni, associati alla produzione di maggiori quantità di sebo cutaneo. Il latte, attraverso lo stesso meccanismo di produzione di insulina e IGF – 1, può avere – a livello cutaneo – conseguenze simili a quelle appena illustrate per una dieta con molti zuccheri.
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