Il fegato grasso
- minalimentazione
- 12 nov 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 5 feb 2022
Alimentazione per il fegato grasso

Patologia denominata steatosi epatica , è caratterizzata dall’infiltrazione di grasso nel fegato (soprattutto trigliceridi) che si accumula a livello delle cellule epatiche in quantità tali da superare il 5% del peso del fegato stesso.
Esistono due tipi principali di steatosi epatica:
1 Steatosi epatica alcolica che, come suggerisce il nome, si manifesta nella maggior parte dei casi nei forti bevitori.
2 Steatosi epatica non alcolica, una condizione che comprende un ampio spettro di patologie del fegato (es. steatosi, steatoepatite non alcolica, cirrosi epatica, etc.)
La steatosi epatica è generalmente asintomatica e viene di solito sospettata per il riscontro di elevati valori di transaminasi nel sangue . In questi casi, un’ecografia all’addome, permette di verificare se il fegato è aumentato di volume e presenta una superficie liscia, segni tipici della malattia.
Alimentazione per Fegato grasso
Essendo la steatosi associata ad alterazioni del metabolismo del glucosio e dei lipidi, all’obesità e a una ridotta sensibilità delle cellule dell’organismo all’azione dell’insulina, gli obiettivi nutrizionali sono mirati a ridurre l’insulino-resistenza e i valori di trigliceridi , a migliorare i parametri metabolici e a proteggere il fegato dallo stress ossidativo . In caso di sovrappeso od obesità, una perdita ponderale del 10% rispetto al peso di partenza si può associare a una normalizzazione degli enzimi epatici e a una riduzione del volume del fegato ingrossato, ma anche un più modesto calo ponderale (6% circa) può migliorare la resistenza insulinica e il contenuto di grasso epatico.
È pertanto consigliabile:
Scegliere cibi che contengono tante fibre e pochi zuccheri semplici .
Scegliere cibi con un basso contenuto di grassi saturi , privilegiando quelli con un maggiore tenore in grassi monoinsaturi e polinsaturi .
Cucinare senza grassi aggiunti .
Preferire metodi di cottura semplici, come la cottura a vapore, in microonde, sulla griglia o piastra e in pentola a pressione, piuttosto che la frittura, la cottura in padella o bolliti di carne.
Evitare periodi di digiuno e consumare pasti regolari . Preferire tre pasti e due spuntini al giorno per controllare meglio il senso di fame/sazietà e ridurre i picchi glicemici.
dritte utilissime ..grazie, le seguirò.