I legumi andrebbero consumati circa 3/4 volte a settimana, in quanto rientrano tra gli alimenti utili per la prevenzione di malattie metaboliche e cardiocircolatorie.
Il consumo di legumi però spesso può portare ad effetti spiacevoli come gonfiore addominale e flatulenza, e ciò può impattare sul loro consumo, che nella maggior parte della popolazione è limitato a massimo 2 volte a settimana.
I legumi contengono un tipo di carboidrati chiamati oligosaccaridi che noi non siamo in grado di digerire.
Quando mangiamo dei legumi, quindi, gli oligosaccaridi arrivano intatti nel nostro intestino. Lì alcuni batteri della nostra flora intestinale riescono a frammentarli.
Questo processo, però, produce delle sostanze di scarto sotto forma di gas.
Ed è proprio per questo che, spesso, si ha il problema legumi e gonfiore.
Si può evitare?
Sì, assolutamente. Basta fare in modo che gli oligosaccaridi arrivino già spezzettati nel nostro intestino, ed abituare la nostra flora intestinale a “digerirli”.
Vediamo insieme come.
1) Utilizza una pentola a pressione per la cottura dei legumi. La pentola a pressione permette una cottura accelerata grazie alla temperatura al suo interno di circa 120°C
2) Utilizza un passaverdure per scartare la buccia esterna dei legumi. Il frullatore non è la stessa cosa, perché anche la buccia viene frullata e non scartata.
3) In fase di cottura utilizza del bicarbonato oppure l’alga Kombu (circa 10 cm ogni 250 g di legumi) fatta precedentemente ammorbidire in acqua fredda
4) In fase di cottura aggiungi spezie (pepe, cannella, cumino, peperoncino), aromi (carote, sedano, cipolla) ed erbe aromatiche (salvia, basilico, rosmarino)
5) Prediligi i legumi decorticati, quindi privati già della buccia. In questo modo possono essere somministrati anche ai bimbi in fase di svezzamento.
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